Cosa prevede la nuova direttiva UE sulla qualità dell'acqua? Il quadro legislativo che regolamenta la qualità delle acque destinate al consumo umano rappresenta uno scenario in continua evoluzione, che richiede un aggiornamento periodico in merito:
- allo sviluppo delle conoscenze scientifiche riguardanti l’impatto della qualità dell’acqua potabile sulla salute umana, dalle quali derivano gli aggiornamenti alle linee guida dell’OMS;
- alle nuove tecniche di indagine, ossia strumentazioni che permettono di individuare nuove sostanze presenti nell’acqua e con un livello di definizione sempre più elevato;
- ai processi di potabilizzazione utilizzati in ambito acquedottistico;
- all’evoluzione della legislazione nazionale ed europea in campo ambientale.
Dopo oltre vent’anni dall’entrata in vigore dell’attuale legislazione e alla luce delle più recenti conoscenze in campo sanitario ed ambientale, il Parlamento europeo e il Consiglio hanno recentemente raggiunto un accordo sulla la
revisione della direttiva 98/83/CE, la cui prima proposta di testo presentata nel gennaio 2018 è stata rielaborata dagli stati membri per arrivare all’attuale versione definitiva.
Il documento della nuova direttiva UE sulla qualità dell'acqua contiene
sostanziali modifiche alla natura ed ai valori di parametro, ed un riesame approfondito delle
modalità di gestione e di controllo che andranno ad influenzare notevolmente l’attività futura dei gestori del servizio idrico integrato e gli operatori del settore trattamento acque.
Tra le
novità presenti nel testo della direttiva UE sulla qualità dell'acqua sono particolarmente rilevanti:
- la valutazione dei rischi attraverso i Water Safety Plan[1] (Art.7),
- l’identificazione dei possibili inquinanti emergenti presenti nelle fonti di approvvigionamento (Art.8),
- la valutazione dei rischi legati alla distribuzione, compreso il tratto domestico che separa il contatore dal rubinetto (Art.9 e Art.10),
- la richiesta di una comunicazione efficace e trasparente ai cittadini in merito alla qualità dell’acqua erogata (Art.14), un aspetto molto importante al fine di alimentare la fiducia del consumatore nei confronti dell’acqua di rete.
Cos'è la Drinking Water Directive (DWD) la nuova direttiva UE sulla qualità dell'acqua
La nuova
Drinking Water Directive (DWD) diventerà lo standard di riferimento per la qualità dell’acqua destinata al consumo umano dei paesi dell’UE, la sua entrata in vigore consentirà di
ridurre al minimo gli impatti dannosi dell’inquinamento sulla salute umana, inoltre si avrà anche un
impatto positivo sull’ambiente in quanto l’aumento della fiducia dei consumatori nei confronti dell’acqua del rubinetto dovrebbe portare ad una graduale contrazione dei
consumi di acqua in bottiglia di plastica.
L’entità della modifica ai valori di parametro può essere valutata attraverso le
tabelle di confronto diretto tra i valori proposti dalla nuova direttiva e quelli dell’attuale d.lgs. 31/2001, che riportiamo di seguito:
Parametri microbiologici
[table id=17 /]
Parametri chimici
|
d.lgs. 31/2001 |
DWD |
|
Parametro |
Valore di parametro |
Valore di parametro |
Unità di misura |
Acrilammide |
0,10 |
0,10 |
µg/l |
Antimonio |
5,0 |
10 |
µg/l |
Arsenico |
10 |
10 |
µg/l |
Benzene |
1,0 |
1,0 |
µg/l |
Benzo(a)pirene |
0,010 |
0,010 |
µg/l |
Bisfenolo A |
Parametro non previsto |
2,5 |
µg/l |
Boro[2] |
1,0 |
1,5 |
mg/l |
Bromato |
10 |
10 |
µg/l |
Cadmio |
5,0 |
5,0 |
µg/l |
Clorato[3] |
Parametro non previsto |
0,25 |
mg/l |
Clorito[4] |
0,7 |
0,25 |
mg/l |
Cromo[5] |
50 |
25 |
µg/l |
Rame |
1,0 |
2,0 |
mg/l |
Cianuro |
50 |
50 |
µg/l |
1, 2 dicloroetano |
3,0 |
3,0 |
µg/l |
Epicloridrina |
0,10 |
0,10 |
µg/l |
Fluoruro |
1,50 |
1,5 |
mg/l |
Acidi aloacetici (HAAs) |
Parametro non previsto |
60 |
µg/l |
Piombo[6] |
10 |
5 |
µg/l |
Mercurio |
1,0 |
1,0 |
µg/l |
Microcistine-LR |
Parametro non previsto |
1,0 |
µg/l |
Nichel |
20 |
20 |
µg/l |
Nitrato (come NO3) |
50 |
50 |
mg/l |
Nitrito (come NO2) |
0,50 |
0,50 |
mg/l |
Antiparassitari |
0,10 |
0,10 |
µg/l |
Antiparassitari-Totale |
0,50 |
0,50 |
µg/l |
PFASs - totali |
Parametro non previsto |
0,50 |
µg/l |
PFASs - somma |
Parametro non previsto |
0,10 |
µg/l |
Idrocarburi policiclici aromatici(somma delle concentrazioni di composti specifici) |
0,10 |
0,10 |
µg/l |
Selenio[7] |
10 |
20 |
µg/l |
Tetracloroetilene,Tricloroetilene(somma delle concentrazioni di composti specifici) |
10 |
10 |
µg/l |
Trialometani-Totale(somma delle concentrazioni di composti specifici) |
30 |
100 |
µg/l |
Uranio |
Parametro non previsto |
30 |
µg/l |
Cloruro di vinile |
0,5 |
0,50 |
µg/l |
Vanadio |
140 |
Parametro non previsto |
µg/l |
Parametri indicatori
|
d.lgs. 31/2001 |
DWD |
|
Parametro |
Valore di parametro |
Valore di parametro |
Unità di misura |
Alluminio |
200 |
200 |
µg/l |
Ammonio |
0,50 |
0,50 |
mg/l |
Cloruro |
250 |
250 |
mg/l |
Clostridium perfringens (spore comprese) |
0 |
0 |
numero/100 ml |
Colore |
Accettabile per i consumatori e senza variazioni anomale |
Accettabile per i consumatori e senza variazioni anomale |
-- |
Conduttività |
2500 |
2500 |
µS/cm (20°C) |
Concentrazione ioni H+ |
> 6,5 e < 9,5 |
> 6,5 e < 9,5 |
unità pH |
Ferro |
200 |
200 |
µg/l |
Manganese |
50 |
50 |
µg/l |
Odore |
Accettabile per i consumatori e senza variazioni anomale |
Accettabile per i consumatori e senza variazioni anomale |
-- |
Ossidabilità |
5,0 |
5,0 |
mg/l O2 |
Solfato |
250 |
250 |
mg/l |
Sodio |
200 |
200 |
mg/l |
Sapore |
Accettabile per i consumatori e senza variazioni anomale |
|
|
Conteggio delle colonie a 22°C |
Senza variazioni anomale |
Senza variazioni anomale |
-- |
Batteri coliformi a 37°C |
0 |
0 |
Numero/100 ml |
Carbonio organico totale(TOC) |
Senza variazioni anomale |
|
-- |
Torbidità |
Accettabile per i consumatori e senza variazioni anomale |
Accettabile per i consumatori e senza variazioni anomale |
-- |
Durezza |
valori consigliati:15-50° F |
Parametro non previsto |
-- |
Residuo secco a 180°C |
valore massimo consigliato: 1500 mg/l. |
Parametro non previsto |
|
Disinfettante residuo |
valore minimo consigliato 0,2 mg/l (se impiegato). |
Parametro non previsto |
|
Parametri di radioattività
|
Dlgs 31/2001 |
DWD |
|
Parametro |
Valore di parametro |
Valore di parametro |
Unità di misura |
Trizio |
100 |
Parametro non previsto |
Bequerel/l |
Dose totale indicativa |
0,10 |
Parametro non previsto |
mSv/anno |
Parametri rilevanti per la valutazione del rischio nel tratto di distribuzione domestico
|
d.lgs. 31/2001 |
DWD |
|
Parametro |
Valore di parametro |
Valore di parametro |
Unità di misura |
Legionella |
Parametro non previsto |
< 1000 |
CFU/l |
Piombo[8] |
Parametro non previsto |
10 |
µg/l |
Il confronto diretto tra i parametri attualmente previsti dal d.lgs. 31/2001 e quelli contemplati dalla nuova DWD evidenzia
notevoli differenze, sia di natura qualitativa che quantitativa.
Per quanto riguarda i
parametri microbiologici non sono contemplati i parametri Pseudomonas e conta delle colonie a 22 e 37°C, che non hanno significato sanitario ma sono indicatori dell’efficacia del trattamento del mezzo idrico o del livello igienico in presenza di uno stoccaggio o un erogatore d’acqua (Pseudomonas) e della possibile contaminazione ambientale o animale dell’acqua (conteggio colonie).
I
parametri chimici hanno subito una maggiore revisione, con la modifica dei valori per alcuni parametri ma soprattutto con
l’introduzione nell’elenco di nuove sostanze (bisfenoloA, clorato, acidi aloacetici, micro cistine-LR, PFAS, uranio), per le quali gli studi hanno dimostrato la tossicità per l’uomo e quindi la necessità di essere normate. La direttiva prevede anche lo sviluppo di metodi per la misura delle
microplastiche.
I
parametri indicatori, che nella prima stesura della direttiva europea erano stati eliminati, sono stati reintrodotti in questa versione finale con valori in linea a quelli attualmente in vigore, con la differenza riguardante
i parametri durezza, residuo fisso e disinfettante residuo, per i quali il legislatore europeo non prevede valori consigliati ma richiede che:
- le acque, con particolare riferimento a quelle trattate (demineralizzazione, addolcimento, trattamento con membrana, osmosi inversa, ecc.), non debbano essere aggressive;
- qualora l'acqua destinata al consumo umano derivi in modo significativo da un trattamento di demineralizzazione o addolcimento, si possano aggiungere sali di calcio e magnesio per migliorarne il gusto e ridurne il possibile effetto corrosivo o aggressivo. Una concentrazione minima di calcio e magnesio o solidi totali disciolti in acqua addolcita o demineralizzata potrebbe essere stabilita tenendo conto delle caratteristiche dell'acqua in ingresso ai sistemi di trattamento.
I
parametri di radioattività non sono contemplati dalla nuova direttiva (UE) perché gli stessi sono regolamentati dal d.lgs. 15 febbraio 2016 n.28
[9], che già sostituisce l’All. Parte C del Dlgs 31/2001.
Una novità è rappresentata dai
parametri considerati rilevanti per la valutazione del rischio nel tratto domestico, a tal scopo il legislatore europeo ha fissato dei limiti per
legionella e piombo.
Al recepimento della nuova direttiva UE sulla qualità dell'acqua ogni stato membro potrà introdurre nell’elenco di sostanze da controllare ulteriori parametri e stabilire valori più restrittivi a quelli previsti dalla DWD.
L’acqua, essendo uno dei prodotti alimentari più regolamentati e controllati, offre al consumatore ampie garanzie sul piano sanitario. L’evoluzione delle normative va sempre in questa direzione, e non fa eccezione la nuova DWD, motivo per cui possiamo affermare che se l’acqua potabile che beviamo oggi è più sicura di quella erogata in passato, la nuova direttiva ci garantirà, nel prossimo futuro, un’acqua di qualità ancora migliore rispetto a quella attuale.
Il rispetto dei parametri previsti dalla nuova direttiva (UE) richiederà nuovi sforzi ai gestori d’acquedotto per distribuire acque conformi ai nuovi standard, ma anche ai
produttori di impianti per il trattamento dell’acqua, che giocano un ruolo sempre più importante nella fornitura di
soluzioni mirate per la fornitura di acqua buona e sicura, nel rispetto dell’ambiente.
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1) L’obbligo di adozione dei Piani di Sicurezza dell’Acqua è avvenuta in Italia con il decreto 14 giugno 2017 del Ministero della salute, che ha recepito a livello nazionale la direttiva (UE) 2015/1787
2) 2,4 mg/l se l’approvvigionamento è costituito prevalentemente da acque desalinizzate
3) 0,7 mg/l se la disinfezione è effettuata con biossido di cloro
4) 0,7 mg/l se la disinfezione è effettuata con biossido di cloro
5)Il valore di 25 µg/l è applicato a partire dal 15.mo anno dall’entrata in vigore della direttiva, sino a quella data 50 µg/l
6)Il valore di 5 µg/l è applicato a partire dal 15.mo anno dall’entrata in vigore della direttiva, sino a quella data 10 µg/l
7)Il valore di 30 µg/l deve essere applicato dove le condizioni geologiche possono portare alti livelli nelle acque sotterranee
8) Il valore di 5 µg/l sarà applicato a partire dal 15.mo anno dall’entrata in vigore della direttiva
9) Attuazione della direttiva 2013/51/EURATOM del Consiglio, del 22 ottobre 2013, che stabilisce requisiti per la tutela della salute della popolazione relativamente alle sostanze radioattive presenti nelle acque destinate al consumo umano