La riduzione dell’inquinamento e dei consumi di acqua potabile
Tra i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile che l’ONU ha stabilito con l’Agenda 2030, particolare rilevanza è data alla riduzione dell’inquinamento e dei consumi di acqua potabile, per la cui realizzazione ognuno è invitato a dare il proprio contributo: dai cittadini con scelte di consumo ecosostenibili, ai gestori del servizio idrico integrato, con interventi su vasta scala nei settori che offrono ampi margini di efficientamento.Come non inquinare: consigli
Ogni cittadino può contribuire fattivamente al risparmio idrico e alla riduzione dell’inquinamento ambientale, attraverso piccoli gesti quotidiani dentro e fuori casa, vivendo in modo dignitoso ed equo, facendo scelte ecologiche, consumando meno e meglio. In ambito domestico per esempio è possibile ridurre i consumi d’acqua e di energia con piccoli accorgimenti, che si ripercuotono positivamente sull’economia familiare e tutelano l’ambiente.Addolcitori domestici e risparmio
A proposito di risparmio, ricordiamo i vantaggi dell’addolcitore domestico in termini di qualità dell’acqua, risparmio e rispetto dell’ambiente. L’acqua addolcita consente infatti alla famiglia media di:- risparmiare il 50% dei detergenti normalmente utilizzati,
- il 5% dei costi energetici in bolletta,
- il 10% sulle spese di manutenzione degli elettrodomestici.
Risparmio energetico e ottimizzazione dell'acqua
Gli elettrodomestici a basso consumo energetico migliorano l’ambiente e la bolletta, inoltre i detersivi e i prodotti chimici per la pulizia della casa e delle stoviglie devono essere usati nella giusta misura, in quanto la parte non biodegradabile provoca gravi scompensi all’equilibrio biologico dei corpi idrici recettori. Altri modi per ottimizzare il proprio risparmio energetico sono: l’installazione dei doppi vetri, il controllo degli elettrodomestici a distanza, la regolazione delle giuste temperature (non troppo alte in inverno, non troppo basse in estate. Per l’ottimizzazione dell’acqua, bagnare i fiori alla mattina presto o alla sera, quando la temperatura è più bassa, consente all’acqua di essere assorbita dalle piante con minore evaporazione e sprechi, mentre per irrigare i giardini e gli orti una cisterna per la raccolta di acqua piovana permetterebbe di risparmiare grossi volumi d’acqua potabile.Risparmiare acqua significa inquinare meno.
Gli sprechi e le perdite non solo causano una minore disponibilità della risorsa all’utente finale, ma sono indirettamente causa di inquinamento perché l’acqua, per essere potabilizzata, trasportata e infine depurata, richiede energia, il cui utilizzo comporta inevitabilmente una ricaduta ambientale. Il consumo energetico richiesto dalle infrastrutture idriche è stimato in 0,83 kWh/m3, che rapportato al volume totale immesso in rete corrisponde a circa il 2,1% del fabbisogno energetico nazionale[1]. Ma in ambito domestico la scelta più saggia che si può fare per risparmiare fatica e denaro, nel pieno rispetto dell’ambiente, riguarda l’acqua da bere. [1] Dati Blue Book- Utilitatis, 2017Cosa fare per l'ambiente: bere acqua di rubinetto anziché in bottiglia
Scegliere l’acqua del rubinetto, meglio se microfiltrata, al posto di quella in bottiglia è quanto di più semplice e logico il consumatore possa fare. L’acqua potabile arriva già nelle nostre case e nei luoghi di lavoro, che senso ha imbottigliare e trasportare bottiglie in tutto il mondo? L’impatto ambientale del commercio di acque minerali dovuto principalmente alla produzione, al trasporto e allo smaltimento delle bottiglie in plastica, è giunto ad un livello allarmante, soprattutto in Italia. L’Italia infatti, con 211 litri/pro capite/anno, si attesta come il Paese europeo con il più elevato consumo pro-capite di acqua in bottiglia e il terzo al mondo dopo il Messico e i Paesi Arabi (paesi dove è più giustificato l’uso dell’acqua confezionata vista la scarsa qualità di quella distribuita dagli acquedotti). Nel 2016 sono stati confezionati 14 miliardi di litri d’acqua[1] (dei quali l’81% in bottiglie di plastica) utilizzando 330.000 tonnellate di PET vergine, che hanno richiesto il consumo di 650.000 tonnellate di petrolio e 6 miliardi di litri d’acqua. L’80% delle bottiglie viene trasportato con i TIR, che rilasciano in atmosfera circa 910.000 tonnellate di CO2. Infine in fase di smaltimento non tutta la plastica viene correttamente conferita nella raccolta differenziata e in parte viene dispersa. A livello mondiale si stima che, per l’assenza di servizi di raccolta e riciclo, finiscono in mare dai 5 ai 13 milioni di tonnellate di plastica ogni anno, circa l’80% dei rifiuti galleggianti totali. [1] Dati Annuario Bevitalia, 2017/8 Ogni cittadino può fare molto e ogni piccola azione, se ripetuta da tante persone, può portare ad un grande risultato. Tra le scelte virtuose da mettere in pratica ogni giorno c’è sicuramente quella di bere l’acqua del rubinetto.La scelta giusta
Culligan, azienda leader nel settore del trattamento acqua, dispone di soluzioni per il trattamento acqua a 360°, tra cui una vasta gamma di sistemi per l’ambito domestico: dagli addolcitori ai più avanzati sistemi di trattamento dell’acqua di casa da installare al punto d’uso. Con gli impianti Culligan puoi anche avere l’acqua a seconda delle tue preferenze: a temperatura ambiente, fredda, calda, frizzante o leggermente frizzante sempre disponibile direttamente dal rubinetto di casa. Non inquinare fa anche ritrovare il piacere di bere acqua di qualità a km 0, risparmiando tempo e denaro, senza le ingombranti, pesanti e costose bottiglie di plastica, nel pieno rispetto dell’ambiente. Scopri tutte le soluzioni Culligan per la Tua Casa In linea generale, per inquinare meno ed avere un minor impatto ambientale ogni cittadino dovrebbe:Consumare meno prodotti di origine animale
Evitare il più possibile di prendere l'aereo
Evitare il più possibile di prendere l'automobile
Riciclare e riutilizzare il più possibile
Abbandonare l'acqua in bottiglie di plastica
La riduzione dell’inquinamento e dei consumi di acqua potabile Tra i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile presenti nel programma che l’ONU ha stabilito con l’Agenda 2030[1], particolare rilevanza è data alla riduzione dell’inquinamento e dei consumi di acqua potabile, per la cui realizzazione ognuno è invitato a dare il proprio contributo: dai cittadini, con scelte di consumo ecosostenibili, ai gestori del servizio idrico integrato, con interventi su vasta scala nei settori che offrono ampi margini di efficientamento.Consigli pratici per inquinare meno
Ogni cittadino può contribuire fattivamente al risparmio idrico e alla riduzione dell’inquinamento ambientale attraverso piccoli gesti quotidiani dentro e fuori casa, vivendo in modo dignitoso e equo, facendo scelte ecologiche, consumando meno e meglio. In ambito domestico per esempio è possibile ridurre notevolmente i consumi d’acqua e di energia con piccoli accorgimenti, che si ripercuotono positivamente sull’economia familiare e tutelano l’ambiente. [table id=14 /] Gli elettrodomestici a basso consumo energetico premiano l’ambiente e la bolletta, inoltre i detersivi e i prodotti chimici per la pulizia della casa e delle stoviglie devono essere usati nella giusta misura in quanto la parte non biodegradabile provoca gravi scompensi all’equilibrio biologico dei corpi idrici recettori. A tal proposito si ricordano i grandi vantaggi che l’utilizzo di un addolcitore domestico porta in presenza di acqua calcarea: miglioramento della qualità dell’acqua, risparmio e rispetto dell’ambiente. L’acqua addolcita consente infatti alla famiglia media di risparmiare il 50% dei detergenti normalmente utilizzati, il 5% dei costi energetici in bolletta e il 10% sulle spese di manutenzione degli elettrodomestici[2]. Ovviamente per le famiglie numerose e con acque molto dure i vantaggi sono ancora più evidenti. In presenza di sorgenti e pozzi privati, un adeguato sistema di trattamento dell’acqua ne consente lo sfruttamento per il consumo umano e tutte le attività domestiche correlate, con una forte riduzione dell’utilizzo dell’acqua di acquedotto e i relativi oneri. Bagnare i fiori alla mattina presto o alla sera, quando la temperatura è più bassa, consente all’acqua di essere assorbita dalle piante con minore evaporazione e sprechi, mentre per irrigare i giardini e gli orti una cisterna per la raccolta di acqua piovana permetterebbe di risparmiare grossi volumi d’acqua potabile.Risparmiare acqua significa inquinare meno.
Gli sprechi e le perdite non solo causano una minore disponibilità della risorsa all’utente finale, ma sono indirettamente causa di inquinamento perché l’acqua, per essere potabilizzata, trasportata e infine depurata, richiede energia, il cui utilizzo comporta inevitabilmente una ricaduta ambientale. Il consumo energetico richiesto dalle infrastrutture idriche è stimato in 0,83 kWh/m3, che rapportato al volume totale immesso in rete corrisponde a circa il 2,1% del fabbisogno energetico nazionale[3]. Ma in ambito domestico la scelta più saggia che si può fare per risparmiare fatica e denaro, nel pieno rispetto dell’ambiente, riguarda l’acqua da bere.Bere acqua del rubinetto anziché acqua in bottiglia
Scegliere l’acqua del rubinetto, meglio se microfiltrata, al posto di quella in bottiglia è quanto di più semplice e logico il consumatore possa fare. L'acqua potabile arriva già nelle nostre case e nei luoghi di lavoro, che senso ha imbottigliare e trasportare bottiglie in tutto il mondo? L’impatto ambientale del commercio di acque minerali dovuto principalmente alla produzione, al trasporto e allo smaltimento delle bottiglie in plastica, è giunto ad un livello allarmante, soprattutto in Italia. L’Italia infatti, con 211 litri/pro capite/anno, si attesta come il Paese europeo con il più elevato consumo pro-capite di acqua in bottiglia e il terzo al mondo dopo il Messico e i Paesi Arabi (paesi dove è più giustificato l’uso dell’acqua confezionata vista la scarsa qualità di quella distribuita dagli acquedotti). Nel 2016 sono stati confezionati 14 miliardi di litri d’acqua[4] (dei quali l’81% in bottiglie di plastica) utilizzando 330.000 tonnellate di PET vergine, che hanno richiesto il consumo di 650.000 tonnellate di petrolio e 6 miliardi di litri d’acqua. L’80% delle bottiglie viene trasportato con i TIR, che rilasciano in atmosfera circa 1300 kg di anidride carbonica ogni 1000 km percorsi. Infine in fase di smaltimento non tutta la plastica viene correttamente conferita nella raccolta differenziata e in parte viene dispersa. A livello mondiale si stima che, per l’assenza di servizi di raccolta e riciclo, finiscono in mare dai 5 ai 13 milioni di tonnellate di plastica ogni anno, circa l’80% dei rifiuti galleggianti totali[5]. Ogni piccola azione, se ripetuta da tante persone, può portare ad un grande risultato. Il cittadino quindi può fare molto, e tra le scelte virtuose da mettere in pratica ogni giorno c’è sicuramente quella di bere l’acqua del rubinetto. Culligan, azienda leader nel settore del trattamento acqua, dispone di soluzioni per il trattamento acqua a 360°, tra cui una vasta gamma di sistemi per l’ambito domestico: dagli addolcitori ai più avanzati sistemi di trattamento da installare al punto d’uso. Con gli impianti Culligan puoi anche avere l’acqua a seconda delle tue preferenze: a temperatura ambiente, fredda, calda, frizzante o leggermente frizzante sempre disponibile, direttamente dal rubinetto di casa. Ritrovare il piacere di bere acqua di qualità a km 0, risparmiando tempo e denaro, senza le ingombranti, pesanti e costose bottiglie di plastica. Nel pieno rispetto dell’ambiente. [1] https://ec.europa.eu/epale/it/resource-centre/content/lagenda-2030-lo-sviluppo-sostenibile-nuovo-quadro-strategico-delle-nazioni [2] Istat 2016 – Ricerca Culligan 2018 [3] Blue Book- Utilitatis, 2017 [4] Annuario Bevitalia, 2017/8 [5] www.nationalgeographic.comContinua a leggere
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