L'inquinamento da plastica rappresenta oggi una delle sfide ambientali più urgenti e complesse, aggravata dalla scoperta di microplastiche nell'acqua in bottiglia.
In un panorama così preoccupante, Culligan si distingue come risorsa per soluzioni all'avanguardia, in grado di offrire un'alternativa concreta e sostenibile per contrastare l'emergenza ambientale.
L’inquinamento da plastica è una sfida globale
Origini e diffusione delle microplastiche nell'ambiente
La recente scoperta dei ricercatori della Columbia University sulle nanoplastiche nelle bottiglie d'acqua è allarmante1. Queste piccole particelle, derivanti dal degradarsi dei contenitori in plastica, testimoniano una realtà in cui la plastica è divenuta una presenza quasi ubiquitaria nel nostro ambiente.
Le microplastiche infatti, oltre a quanto appena citato, derivano anche da altri prodotti di uso comune, come gli abiti sintetici, i cosmetici e i detersivi.
Durante i processi di lavaggio o utilizzo, queste piccole particelle vengono rilasciate nell'ambiente, contribuendo a un inquinamento diffuso e spesso invisibile.
Un altro aspetto preoccupante è il ciclo di vita di questo materiale: molti prodotti plastici, una volta smaltiti, si degradano in microplastiche, anziché dissolversi completamente. Questo processo è accelerato dall'esposizione a fattori ambientali come la luce solare, l'acqua e il calore. Pertanto, l'inquinamento da microplastiche è un problema che si autoalimenta, con gravi conseguenze a lungo termine per gli ecosistemi naturali.
Ciclo della plastica e impatto sulla salute: cosa dicono i numeri
Secondo il già citato studio della Columbia University, ogni litro d'acqua imbottigliata contiene in media 240.000 particelle di plastica, con un range variabile tra le 110.000 a 370.000 particelle per litro.
Questa quantità è fino a 100 volte superiore rispetto alle stime precedenti, basate principalmente su frammenti di dimensioni maggiori.
L'indagine ha rivelato che la maggior parte di queste particelle sono nanoplastiche, con dimensioni inferiori a 1 micron, dunque così piccole da poter passare attraverso l'intestino e i polmoni, entrando direttamente nel flusso sanguigno e raggiungendo così organi vitali come il cuore e il cervello.
Questi dati sono particolarmente allarmanti se si considera che la produzione mondiale di plastica si avvicina ai 400 milioni di tonnellate l'anno, con oltre 30 milioni di tonnellate che ogni anno finiscono nei corsi d'acqua o sul terreno.
L'ultimo dato rivelato dallo studio è sorprendente: i sette tipi di plastica identificati rappresentano soltanto il 10% delle nanoparticelle totali nei campioni.
Ciò suggerisce che potrebbero esserci milioni di altre nanoplastiche per litro, la cui natura rimane sconosciuta agli esperti. Questa scoperta richiede una maggiore attenzione e ricerca per comprendere appieno l'entità e le conseguenze di questo inquinamento sulla salute umana e sull'ambiente.
Effetti delle microplastiche sull'ambiente e sulla salute
Le nanoplastiche presenti nelle bottiglie d'acqua sono un esempio tangibile di come questi inquinanti possano entrare direttamente nel nostro organismo.
La dimensione ridotta consente loro di superare le barriere biologiche e di accumularsi in organi e tessuti. Queste particelle possono veicolare agenti patogeni e sostanze tossiche, con un rischio potenziale per la salute umana.
La ricerca scientifica ad oggi compie diversi studi per comprendere l'entità di questi rischi e le possibili conseguenze a lungo termine.
Sul fronte ambientale, le microplastiche rappresentano un pericolo per la biodiversità acquatica e terrestre.
Gli animali - specialmente quelli marini - purtroppo ingeriscono spesso queste particelle, andando incontro a danni fisici, capaci di interferire con la loro alimentazione e la loro riproduzione.
La presenza di microplastiche negli habitat naturali infatti può alterare interi equilibri ecologici, con effetti che interessano tutta la catena alimentare.
Inquinamento da plastica e microplastiche: un problema intrecciato
Il collegamento tra l'uso eccessivo di questo materiale e l'inquinamento da microplastiche è più che evidente. La produzione e il consumo di plastica hanno raggiunto livelli insostenibili, con milioni di tonnellate di rifiuti plastici prodotti ogni anno.
Questo fenomeno sottolinea la necessità di un cambiamento radicale nel nostro approccio alla produzione e al consumo di plastica.
Ridurre le quantità di oggetti di plastica monouso, promuovere l'uso di materiali alternativi e sostenibili, e migliorare i sistemi di riciclaggio e smaltimento sono passi fondamentali per affrontare il problema.
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Oltre a ridurre la quantità di plastica prodotta, le soluzioni proposte da Culligan promuovono un approccio più rispettoso della salute e dell'ambiente, perfettamente in linea con le pratiche sostenibili da adottare nella vita quotidiana.
Inquinamento da plastica: conseguenze e soluzioni possibili
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- "Rapid single-particle chemical imaging of nanoplastics by SRS microscopy", Naixin Qian, Xin Gao, Xiaoqi Lang, Wei Min, January 8 2024, PNAS, DOI