Il Gruppo Culligan sta vivendo un momento di crescita entusiasmante, il business corre molto velocemente e, tra operazioni di M&A e nuove iniziative strategiche, grazie al supporto e al coinvolgimento dei dipendenti stiamo raggiungendo risultati straordinari, tra cui la Smart Working Policy.
Sono stati proprio loro, i nostri dipendenti, i protagonisti del progetto “Smart Working”.
Da sempre la flessibilità è un valore insito nel nostro modo di lavorare e, il periodo legato all’emergenza pandemica, ci ha mostrato con forza quanto fossimo già abituati a collaborare in maniera “agile” e ci ha offerto l’importante opportunità di rendere strutturale lo smart working, inteso come strumento organizzativo innovativo e condiviso all’interno dei nostri team.
Nel corso del 2020, il Gruppo ha scelto di dare priorità alla salute e alla sicurezza dei dipendenti, limitando l’accesso ai locali aziendali e assicurando il distanziamento tra le postazioni di lavoro, pur continuando a garantire la continuità del business. È stata questa una occasione per riflettere sul tema spazi e per indagare quali uffici e sale comuni fossero maggiormente funzionali alle nostre attività.
In quest’ottica, all’inizio del 2022, abbiamo conosciuto Workitect, società di consulenza che si occupa di progettazione uffici e consulenza sullo Smart Working, che ci ha supportato in tutte le fasi di ideazione ed implementazione di questo ambizioso progetto.
Si è svolto un percorso iniziale di analisi organizzativa che ha identificato criticità e inaspettate opportunità per l’azienda e che ha individuato nuovi possibili sviluppi sia sia nell’utilizzo degli spazi di lavoro, che oggi sono i pilastri fondamentali del nuovo piano di Smart Working.
Per la parte progettuale, l’obiettivo del Gruppo Culligan e di Workitect è stato rendere partecipi le persone all’interno dell’organizzazione e dar loro fin da subito un ruolo attivo in questa nuova fase di riorganizzazione. Sono state così effettuate delle analisi preliminari attraverso strumenti quantitativi e qualitativi.
Sulla base del modello dell'Activity Based Working è stata dapprima somministrata una survey che ha permesso di tracciare un quadro molto definito dello “stato dell’arte” e, in seguito, è stato organizzato un focus group per valutare gli impatti del nuovo piano di smart working su tutte le persone e in tutte le sedi.
Grazie ai dati emersi dalle analisi, è stato possibile conoscere le esigenze dei lavoratori e predisporre un piano di azione che massimizzasse l’effetto positivo della flessibilità organizzativa e lavorativa su tutta la popolazione aziendale.
Il Gruppo Culligan si è concentrato sulle persone, per tutelarle e favorendo, attraverso la nuova policy, l’equilibrio vita-lavoro.
Questa prima fase progettuale si è conclusa con la condivisione dei risultati con l’intera popolazione aziendale che, insieme a chiarezza e trasparenza, sono la base del successo di qualunque progetto di change management, sia esso legato agli spazi, all'innovazione o alla flessibilità.
Il Gruppo Culligan ha fatto sì che ogni singola parte del progetto fosse comunicata alla popolazione sia attraverso una modalità diretta (mail/intranet), sia attraverso gli Ambassadors, dipendenti scelti come portavoce all’interno dei vari team e al centro dei Focus group e dell’attività di co-design della nuova policy.
Quali sono i vantaggi dello Smart Working in Culligan?
Il risultato di questo lavoro è stato la redazione di accordi individuali e di una policy che ci offre l’opportunità di fruire di 2 giorni a settimana del lavoro “agile”, con ampie fasce orarie di reperibilità.
Grazie alla voce dei nostri Ambassador, è stato raggiunto inoltre un importante traguardo: Culligan ha scelto di erogare i buoni pasto durante le giornate in cui l’attività viene svolta da remoto.
In conclusione, il progetto Smart Working rappresenta per Culligan uno strumento basato sulla fiducia e si traduce in benefici in termini di work-life balance, impatto sull’ambiente e ottimizzazione dei risultati aziendali, attraverso l’autonomia e la responsabilizzazione dei collaboratori.
Ma come viene gestito lo smart working nelle altre aziende italiane?
Secondo l’”Indagine sul mercato del lavoro – Parte pubblica 2022” condotta da Confindustria Emilia Area Centro, in Italia, nel periodo post-pandemico, solo il 34,9% delle aziende ha adottato politiche di lavoro Agile.
Tra queste, poco più della metà, il 52,2%, ha introdotto sia un regolamento, che accordi individuali, come nel nostro caso.
Inoltre, per quanto riguarda la regolamentazione della collocazione oraria della prestazione in smart working, rimanda prevalentemente (63,5%) al normale orario di lavoro. Culligan, come già detto, sceglie invece la via della flessibilità e, all’interno dell’accordo, specifica fasce orarie di reperibilità ampie (8.00-20.00), entro le quali svolgere la propria prestazione lavorativa.
Infine, la maggiori parte delle aziende (53,4%) non ha inserito nei propri accordi di smart working i buoni pasto per i giorni di lavoro agile.
E ora, dove vogliamo arrivare?
Come Gruppo Culligan vogliamo perseguire la strada dell’innovazione dei processi, della cultura e dei comportamenti. E lo faremo basandoci sempre di più sui nostri Valori e Principi guida, le nostre 5 C:
- Culligan come squadra, vuol dire squadra unica e coesa, vuol dire sviluppo delle potenziali dei singoli e sinergie di Team, vuol dire ascoltare la voce di tutti per capire come poter migliorare insieme
- Consumatori al primo posto, sempre il nostro obiettivo, è il punto intorno a cui ruota il nostro lavoro. Clienti finali ma anche clienti interni
- Continuità nell’eccellenza dei risultati, continueremo ad essere flessibili, a gestire le sfide del cambiamento a cui andiamo incontro per continuare ad essere un’organizzazione innovativa e attenta alle persone
- Coraggio di fare ciò che è giusto, sperimentare nuove modalità di lavoro e supportare l’organizzazione identificando ciò che funziona bene e quello che funziona meno
- Cultura dell’innovazione, approcciare il cambiamento tutti insieme, manager e staff utilizzando il confronto e la condivisione come leva