Prima di analizzare le cause che possono portare all'alterazione della qualità dell'acqua di acquedotto è importante chiarire che la responsabilità non ricade su un unico soggetto. Si possono infatti individuare almeno tre tratti distinti nella distribuzione e altrettanti soggetti di riferimento:
1. la responsabilità del gestore d’acquedotto termina al punto di consegna, ovvero al contatore;
2. la rete idrica che dal contatore arriva sino all’abitazione, comprendente le eventuali vasche di accumulo e gli impianti di trattamento centralizzati, fanno riferimento al responsabile dell’immobile (l’amministratore per un palazzo, il direttore sanitario per un ospedale, il dirigente scolastico per una scuola, ecc);
3. il tratto interno alle mura domestiche, costituito spesso non solo da tubazioni ma anche da piccoli serbatoi e impianti di trattamento, di competenza dell’inquilino.
In pratica possono essere distinti due tratti nei quali possono avvenire alterazioni della qualità dell’acqua destinata al consumo umano: dall’acquedotto al contatore e dal contatore al rubinetto dell’utente.
Problemi legati alla qualità dell’acqua nella rete di distribuzione
Sostanze indesiderabili nelle tubazioni
La cessione di sostanze indesiderabili da parte delle tubazioni (ad es. il piombo), nonostante le stime evidenzino che il fenomeno sia molto più rilevante negli impianti interni, è la principale causa di alterazione della qualità dell’acqua distribuita in rete.Contaminazione batteriologica
Un altro problema è dato dalla contaminazione batteriologica presente nelle tubazioni. La rete di distribuzione è alimentata con acqua potabile, che normalmente contiene composti organici, inorganici e microrganismi, in particolare lo sviluppo della carica batterica dipende dalla concentrazione del materiale organico nell’acqua, dalla concentrazione del disinfettante residuo, dalla temperatura, dal materiale delle tubature ed alcune condizioni idrauliche che possono causare ristagno. Lo sviluppo dei microrganismi nella rete idrica può, in determinate condizioni, aumentare più del dovuto e riflettersi sulla qualità dell’acqua distribuita.Azione del disinfettante nell’impianto di potabilizzazione
Un altro aspetto da non trascurare è l’effetto dovuto all’azione prolungata del disinfettante dosato all’uscita dell’impianto di potabilizzazione allo scopo di garantire cloro copertura, ovvero sicurezza microbiologica. In realtà l’azione del disinfettante non si esaurisce solo nei confronti della carica batterica, il cloro è in grado di reagire anche con alcune sostanze presenti nell'acqua attraverso processi di ossidazione, inoltre l’interazione con la frazione organica da origine a sostanze indesiderabili in grado di peggiorare la qualità dell’acqua dal punto di vista sanitario ed organolettico (elementi tossici quali i trialometani o il clorito, oppure sostanze spiccatamente odorigene quali i clorofenoli).Effetti dovuti alla manutenzione degli acquedotti
Interventi di manutenzione nella rete idrica possono causare distacco di biofilm o l’introduzione nelle tubazioni di materiale estraneo dall’esterno. Si tratta di casi isolati e circoscritti in cui la potabilità può essere compromessa, nei quali il gestore deve preventivamente avvisare i cittadini interessati.Problematiche legate alla qualità dell’acqua nelle utenze domestiche
Nelle vasche di accumulo
In prossimità delle utenze domestiche una prima alterazione delle caratteristiche di qualità può avvenire in caso di presenza di vasche di accumulo. In particolare capita nei casi in cui non venga fatta una regolare pulizia periodica. Serbatoi posizionati sopra ai tetti delle case, esposti al sole diretto, talvolta muniti di sistemi di copertura grossolani, rappresentano una forte criticità.Nelle tubature vetuste
Passando attraverso tubazioni vetuste un’acqua, soprattutto se lievemente acida, può disciogliere sensibilmente parte dei tubi e delle raccorderie arricchendosi di metalli quali nichel, ferro, piombo, rame, zinco, in concentrazioni anche elevate e fuori norma. Tale fenomeno è particolarmente rilevante dopo lunghe soste dell’acqua nel circuito idraulico; per questo motivo dopo un lasso di tempo relativamente lungo di inutilizzo l’acqua (periodo di vacanza) si può presentare rossastra, e per la stessa ragione al mattino l’acqua dovrebbe essere fatta scorrere un poco prima di essere utilizzata. Al contrario, in caso di durezza elevata, oltre ad una sensibile riduzione della portata dei rubinetti causata dalle incrostazioni, si possono avere inconvenienti di natura sanitaria in quanto il calcare funge da nido di proliferazione microbica.Normativa sulla qualità delle acque nella rete di distribuzione
Sono molteplici quindi i motivi per i quali un’acqua, in perfette condizioni in uscita dall’impianto di potabilizzazione, possa subire una serie di alterazioni durante la distribuzione, nella composizione e nel gusto, di cui spesso l’utente finale ignora l’origine, oppure di cui è responsabile nei casi di scarsa manutenzione degli impianti di trattamento, quando presenti. Il Decreto Legislativo 31/2001 (qualità delle acque destinate al consumo umano), in merito alle caratteristiche al punto di consegna, stabilisce che: Qualora sussista il rischio che le acque, pur essendo nel punto di consegna rispondenti ai valori di parametro fissati nell’allegato I, non siano conformi a tali valori al rubinetto, le aziende unità sanitarie locali, anche in collaborazione con l’autorità d’ambito e con il gestore, dispongono che:- a) siano prese misure appropriate per eliminare il rischio che le acque non rispettino i valori di parametro dopo la fornitura;
- b) i consumatori interessati siano debitamente informati e consigliati sugli eventuali provvedimenti e sui comportamenti da adottare.
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